Il 2 agosto 1980, alle ore 10,25, una bomba esplose nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna.
Lo scoppio fu violentissimo, provocò il crollo delle strutture sovrastanti le sale d'aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici dell'azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina.
L'esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario.
Il soffio arroventato prodotto da una miscela di tritolo e T4 tranciò i destini di persone provenienti da 50 città diverse italiane e straniere.
La città si trasformò in una gigantesca macchina di soccorso e assistenza per le vittime, i sopravvissuti e i loro parenti. I vigili del fuoco dirottarono sulla stazione un autobus, il numero 37, che si trasformò in un carro funebre.
È lì che vennero deposti e coperti da lenzuola bianche i primi corpi estratti dalle macerie.
Alle 17,30, il ๐ฃ๐ฟ๐ฒ๐๐ถ๐ฑ๐ฒ๐ป๐๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ฅ๐ฒ๐ฝ๐๐ฏ๐ฏ๐น๐ถ๐ฐ๐ฎ ๐ฆ๐ฎ๐ป๐ฑ๐ฟ๐ผ ๐ฃ๐ฒ๐ฟ๐๐ถ๐ป๐ถ arrivò in elicottero all'aeroporto di Borgo Panigale e si precipitò all'ospedale Maggiore dove era stata allestita una delle tre camere mortuarie. Per poche ore era circolata l'ipotesi che la strage fosse stata provocata dall'esplosione di una caldaia ma, quando il presidente arrivò a Bologna, era già stato trovato il cratere provocato da una bomba. Incontrando i giornalisti Pertini non nascose lo sgomento: "Signori, non ho parole" disse "siamo di fronte all'impresa più criminale che sia avvenuta in Italia".
Ancora prima dei funerali, fissati per il 6 agosto, si svolsero manifestazioni in Piazza Maggiore a testimonianza delle immediate reazioni della città.
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42 anni dopo la Strage di Bologna, 85 volontari e volontarie si sono resi disponibili a portare a termine quei viaggi che le vittime non hanno potuto completare.
Hanno con loro una valigia bianca, testimone di una memoria che continua, che consegneranno, una volta arrivati, a un passante, raccontando del progetto e della persona che hanno simbolicamente portato a destinazione.
๐ ๐ฝ๐ฎ๐ฟ๐๐ถ๐ฟ๐ฒ ๐ฑ๐ฎ๐น๐น๐ฒ ๐ญ๐ฌ.๐ฎ๐ฑ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐ฎ ๐ฎ๐ด๐ผ๐๐๐ผ ๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ฎ, ๐ฒ ๐ป๐ฒ๐น ๐ฐ๐ผ๐ฟ๐๐ผ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฒ ๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐๐๐ฐ๐ฐ๐ฒ๐๐๐ถ๐๐ฒ, ๐ฐ๐ผ๐บ๐ฝ๐ฎ๐ฟ๐ถ๐ฟ๐ฎ๐ป๐ป๐ผ ๐๐๐น๐น๐ฎ ๐ฝ๐ฎ๐ด๐ถ๐ป๐ฎ https://dueag.studiosbs.com/ gli orari di arrivo a destino degli 85 viaggiatori e viaggiatrici, insieme a un’immagine del luogo raggiunto, a un audio-racconto e ad altri materiali creati dai partecipanti nel corso del laboratorio svoltosi tra giugno e luglio 2022 a cura della Compagnia Teatro dell’Argine.
Sarà Federica Zanetti, docente del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di San Marino, ad ๐ฎ๐ฐ๐ฐ๐ผ๐บ๐ฝ๐ฎ๐ด๐ป๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐ฃ๐ถ๐ฒ๐๐ฟ๐ผ ๐๐ฎ๐น๐ฎ๐๐๐ถ ๐ป๐ฒ๐น ๐๐๐ผ ๐๐ถ๐ฎ๐ด๐ด๐ถ๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐ฟ๐ถ๐๐ผ๐ฟ๐ป๐ผ ๐ฎ ๐ฐ๐ฎ๐๐ฎ, ๐ฎ ๐๐ผ๐ฟ๐ด๐ผ ๐ ๐ฎ๐ด๐ด๐ถ๐ผ๐ฟ๐ฒ, ๐ฑ๐ผ๐’๐ฒ๐ฟ๐ฎ ๐ป๐ฎ๐๐ผ. Ad accoglierla alle ore 14:30 una delegazione composta dal Segretario di Stato per l’Istruzione e Cultura e dal Capitano di Castello di Borgo Maggiore.
Fonte: http://mappedimemoria.it/fonti/
NELL'IMMAGINE:
Dopo la bomba alla stazione, che provocò 85 morti, il settimanale L’Espresso preparò un numero speciale e mise in copertina la riproduzione di un quadro di Renato Guttuso, realizzato apposta per l'occasione. Guttuso dette all'opera lo stesso titolo dell'incisione di Francisco Goya Il sonno della ragione genera mostri ed aggiunse la data della strage, 2 agosto 1980, unico riferimento al fatto specifico, vicino alla firma dell'autore. La tavola originale è esposta nel Museo Guttuso. Raffigura un mostro con sembianze da uccello e corpo di uomo, denti aguzzi, occhi sbarrati e di fuoco, che tiene un pugnale nella mano destra e una bomba a mano nella sinistra, e colpisce alcuni corpi morti o morenti, sopra i quali sta a cavalcioni.
Fonte: https://espresso.repubblica.it/foto/2016/08/01/galleria/strage-di-bologna-la-storica-copertina-dell-espresso-1.279236/